giovedì 4 aprile 2013

Brevità: un ultimo... breve appunto.

Se ci pensate bene haiku e Twitter, oltre alla brevità che li contraddistingue, hanno qualcos'altro in comune: si tratta di sistemi minimi (in senso linguistico) che trattano di massimi sistemi! In poche parole (tanto per restare in argomento) rappresentano piccole macchine a consumo ridotto ed alte prestazioni. In pratica con poco ci dicono molto. O almeno, nel caso di Twitter, ci provano. Quando le diciassette sillabe di un haiku e i centosessanta caratteri di Twitter svolgono egregiamente la propria missione narrativa, se siamo bravi lettori,  impariamo qualcosa di nuovo sulla nostra vita.  

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